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VVOX: FATTI OPINIONI IDEE -- articolo del 23/02/2015

Veneto Banca, alleanza piccoli azionisti

«Siamo di fronte ad un dramma dilagante e spaventoso. Il presidente Favotto dovrebbe dimettersi e con lui tutto il consiglio di amministrazione». A parlare è Sergio Calvetti, il legale del Siti, il Sindacato degli investitori. Dall’altra parte l’avvocato Lorenzo Zanella, al quale non dispiace l’idea di una pubblica assemblea dei soci arrabbiati:«Ci stiamo pensando, certo è che non si va avanti con riunioni riservate all’élite degli azionisti, di sera al ristorante».
 
Queste sono solo due delle reazione del popolo degli 88 mila azionisti di Veneto Banca che hanno ascoltato le parole del presidente Francesco Favotto al Tg regionale: «Qualche anno fa faticavamo a trovare venditori, ora è l’opposto. Oggi prevale l’orientamento all’incasso a breve». Immediate le conseguenze, con un nutrito (ma minoritario) gruppo di azionisti che ha cercato di disfarsi delle quote senza riuscirci. A centinaia stanno dando mandato agli studi legali di agire per recuperare il valore delle azioni. Le strategie sono diversissime. Da qui, la proposta di una task force tra legali da parte di Mauro De Lucca, che ha in carico una decina di azionisti.
 
Nell’attesa, lancia una provocazione l’avvocato Paolo Polato, che sta raccogliendo le istanze per l’Adusbef: «Dovrebbero fare come negli Stati Uniti. Tutto il management dovrebbe essere pagato un euro all’anno e il restante in azioni». Il legale dell’Associazione difesa utenti servizi bancari è battagliero in vista dell’assemblea dei soci di fine aprile: «Vorremmo raccogliere le deleghe in massa. Stiamo valutando se sia possibile ai sensi del codice civile. Solo così – aggiunge – i piccoli potrebbero avere davvero voce in capitolo».